SUPERAMENTO DELLA MATERIALITÀ

materialita

(Da: Leggere un Maestro – Breve sintesi della dottrina dell’Entità “A”, a cura di Carlo Adriani, Maria Calì e Corrado Piancastelli, Monografia CIP , Napoli, 1993, pagg. 90 – 91)

     «Via via che lo Spirito affina se stesso e si perfeziona, si matura e si avvicina sempre di più ad una maggiore e misteriosa semplicità.

    Lo Spirito non si pone un punto limite fisso da raggiungere.

    La fratellanza, l’amore, la carità, sono cose che man mano si raggiungono, ma poi si superano, perché sono troppo legate alle condizioni umane. È l’esperienza di queste cose che resta nello Spirito, ma esso va oltre, sempre più profondamente, nell’essenza dell’Universo» (RDX pag. 92).

    La condizione nella quale vive uno Spirito è senza spazio e senza tempo, e quando diciamo che lo Spirito si muove, si sposta etc., intendiamo dire che egli attraversa quelle parti di universo che sono strutturate in modo che appaia uno spazio-tempo, senza che necessariamente egli lo percepisca.

    Lo Spirito è collocato nel Cosmo limitatamente a dove le condizioni spirituali sono più o meno in sintonia con lui.

    Infatti sussiste un principio in virtù del quale uno Spirito sente di non doversi recare là ove l’evoluzione è superiore alla sua.

    In pratica, anche per un principio di affinità, ciascuno è attratto solo dal proprio campo spirituale e conoscitivo. L’Entità Andrea aggiunge che «vi sono infinite altre forme di esistenza, che sono sempre più rarefatte e che noi non possiamo nemmeno immaginare»; ed è questo uno dei motivi per cui egli preferisce non parlarne, così come di tutte quelle cose delle quali noi non possiamo averne esperienza e cognizione alcuna e che, perciò, risultando indimostrabili, si correrebbe il rischio di accertarle o rifiutarle senza averle potute passare al vaglio critico della nostra ragione (RDX pag. 100).

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