Premessa di Andrea

andrea

(Da: ” Leggere un Maestro – Breve sintesi della dottrina dell’Entità “A”, a cura di Carlo Adriani, Maria Cali e Corrado Piancastelli, CIP, Napoli, Monografia 1993, brano estratto dalla CDA 5/1989 pagg. 201-202.)

LA STRUTTURA TEORICA DELLA DOTTRINA

Iddio ha dato quanto nessun altro

potrebbe mai dare:

il Principio di Eternità del nostro essere.

(CDA 5/1989 pag. 183) 

Premessa di Andrea

  Tutte le religioni, tutti i grandi Profeti e i grandi Maestri vi hanno sempre detto di abbandonare la carne, di non utilizzarla, di spegnere il fuoco della materia e di elevare lo Spirito.

   Credo che un dubbio assai grave sia passato per la mente dei grandi Maestri del passato, i quali certamente non potevano ignorare (non tutti, dirò, ma alcuni certamente non lo ignorarono) che se lo Spirito viene nella carne deve ben esserci uno scopo, uno Spirito non poteva essere inviato dalla Legge di Dio nella carne e tendere poi a distruggerla.

   Dunque, questa vostra carne, questa vostra materia vivente doveva necessariamente essere qualcosa da utilizzare in qualche modo, e non per emarginarla ma per includerla in un più vasto piano dell’operazione spirituale.

Perché allora non si è mai parlato di questo aspetto del problema?

   Non se n’è mai parlato perché affrontare questo tema poteva essere molto pericoloso. Infatti questo discorso presume l’esistenza di un uomo il quale dovrebbe avere dentro di sé, contemporaneamente all’uso della materia, anche una sorta di illuminazione spirituale tale da riconoscere in questa materia la funzione strumentale che essa svolge nell’operatività dell’esperienza.

   Voglio dire che se un uomo usa la materia esclusivamente come fine a se stessa, senza un’illuminazione spirituale ne riceve una scarsa esperienza dal punto di vista spirituale; cioè è sempre indispensabile il riconoscimento di quello che si fa, non l’azione in se stessa, perché l’uso della materia indiscriminato è fine a se stesso, danneggia lo Spirito se non vi partecipa la parte più nobile della mente, quella che è capace di interpretare l’atto materiale e di trasmettere l’esperienza allo stesso Spirito.

   Quindi vi confesserò che prima di enunciarvi questi principi sulla “materialità”, sono stato incerto se farlo o meno.”

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