Interiorità e scienze umane

Interiorità e scienze umane

«Certamente è possibile un indirizzo di studi che tenda verso l’Anima, mentre finora essa è stata soltanto oggetto di osservazione della filosofia e delle religioni.

Gli uomini hanno indubbiamente perduto anche l’abitudine a cercare l’Anima nel senso più scientifico del significato. Essendo oggetto di fede, come Dio o come il mondo dello Spirito, le stesse scienze umane non hanno mai ritenuto di doverla cercare, lasciandola un po’ alla credenza popolare, un po’ alle religioni è un po’ ai criteri soggettivi delle persone. Indubbiamente si tratta di un’argomento sul quale poco è stato detto e poco è stato cercato; in questo senso è pionieristica qualsiasi ricerca ed i risultati non sono, ovviamente, ottenibili in tempi brevi.

È un problema, questo, esclusivamente dell’uomo. ma d’altra parte credo anche che vi sia la necessità di questi tipi di esplorazioni, considerato il materialismo che vi circonda ed anche un certo materialismo della scienza, contro il quale (anche se il «contro» è improprio), resta soltanto l’esile barriera delle religioni che fronteggiano il materialismo con le armi della fede.

Una fede che sta subendo col passare dei secoli un deterioramento, perché gli uomini si stanno ritrovando più in una civiltà scientifica che in una civiltà dello Spirito. Ecco perché qualsiasi orientamento che tenga accesa la fiaccola alternativa, qualsiasi orientamento che in qualche modo imiti o segua i modelli della scienza, è indubbiamente da augurarsi.

Dalla parte della fede non può prodursi granché, se non una grande testimonianza storica, che però appartiene più al mito, al simbolo e molto poco alla realtà concreta dei fatti. In termini brevi, nessuno vede Dio e nessuno vede lo Spirito; questo è il problema. E le cose non viste, in una società materialistica, tendono ad essere negate per esclusione: se la cosa non è vista può darsi che non esista.

È una classica tesi ateistica, contro la quale gli uomini possono offrire, da un punto di vista culturale, soltanto i propri valori interni.

Alla domanda sulla possibilità che si possa addivenire ad una spiegazione scientifica dell’Anima, bisogna dire che è possibile giungere ad una serie di conclusioni logiche». (Racc. Lez. 19-1-1983).

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